
VISITARE TRENTO
Cosa visitare
Trento è una città rinascimentale, adornata da palazzi affrescati eretti su antichi insediamenti romani, sede di facoltà storiche e festival interessanti. Percorri le vie ordinate della città seguendo “El giro al Sass”, un classico giro per le vie del centro he disegnano un quadrilatero fra palazzi e piazze centrali. Se è vero che non c’è trentino che non conosca il senso di questa espressione, probabilmente molti ne ignorano l’origine. “Sass” in dialetto significa sasso, e in sassi era costruito il quartiere storico, popolare e decadente che sorgeva là dove oggi si apre Piazza Cesare Battisti, nel cuore della città. Fatto di piccole viuzze, chiamate fossati, e da numerose abitazioni ravvicinate, il quartiere ricco di musica e di osterie, venne bonificato e letteralmente sventrato agli inizi degli anni 30 con l’intenzione di migliorare le condizioni igieniche e urbanistiche della città.
Per iniziare il giro recati all’angolo fra via Oss Mazzurana e via Oriola: arrivaci lasciandoti alle spalle Piazza del Duomo e muovendoti verso sinistra, attraversando Piazza Pasi. In questo tratto si potrà ammirare la pavimentazione in Rosso Ammonitico, detto Rosso Trento, che si ritroverà in altre parti della città. Mi raccomando, ogni tanto alzate lo sguardo per non perdervi le terrazze alte, a volte un po’ nascoste, e gli affreschi sulle pareti.
Quindi, arrivati all’angolo d’inizio, prosegui diritto per via Mazzurana e dopo pochi passi volgi lo sguardo verso destra per ammirare la facciata a bugnato di Palazzo Tabarelli che ricorda le architetture ferraresi e bolognesi. Poco più avanti, all’angolo con via Diaz, vale la pena di soffermarsi sugli affreschi di Palazzo Cazzuffi.
Proseguendo, tra vetrine e locali, superando il Teatro Sociale della città, arriverai alla fine della via. A questo punto fermati, volgi lo sguardo verso sinistra e osserva la facciata candida, elegante e dai lineamenti classici di Palazzo Fugger Galasso, meglio conosciuto come Palazzo del Diavolo. Fu lo scrittore J.W. Goethe a rendere famoso questo palazzo includendolo nel suo Viaggio in Italia e raccontandone la leggenda secondo la quale il palazzo fu costruito in una sola notte grazie ad un patto sugellato dal ricco banchiere Georg Fugger col diavolo.
A questo punto potete proseguire verso destra, imboccando via Manci un tempo conosciuta come Via Lunga: si potrà notare la bellezza dei palazzi e della pavimentazione in cubetti di porfido. Circa a metà della via, sulla sinistra, troverai Palazzo Saracini Cresseri, oggi conosciuto come Casa della Sat, sede centrale della Società Alpinisti Trentini APS. La via prosegue lasciando aperti piccoli varchi, sia sulla destra che sulla sinistra, che conducono a piccole botteghe e vetrine, ma tu prosegui diritto fino a “el Canton”, letteralmente l’angolo che incrocia Via Manci con via San Marco, che prosegue diritta fino alla torre del Castello del Buonconsiglio, e via San Pietro: fermati a guardare questo angolo volgendo lo sguardo verso l’alto, rimarrai affascinato dai palazzi sui quali si sovrastano loggette, balconcini, aperture a bifora, su più strati e su tutti i lati.
Gira ancora verso destra, imboccando via San Pietro il cui nome viene proprio dalla chiesa dedicata al Santo che si staglia pochi metri più avanti, di fronte alla Galleria dei Legionari, passaggio di collegamento con Piazza Cesare Battisti. Dietro questa chiesa dai tratti gotici di progettazione ottocentesca, si nasconde Piazzetta Anfiteatro, dedalo di vicoli contornati da costruzioni basse, fra i più belli, caratteristici e meno conosciuti della città.
Proseguendo dritto su via San Pietro e arrivando fino in fondo, raggiungerai Largo Carducci, zona del vecchio macello pubblico, all’angolo destro della quale erge Casa Torre Benatti. Gira l’angolo verso destra, volgi lo sguardo verso l’alto e, sul lato corto della parete, troverai una storica meridiana dipinta.
Poco più avanti troverai uno snodo nevralgico in cui convogliano 7 diverse vie: strade sede di vita cittadina e attività commerciali, cuore pulsante della città. A questo punto, sempre proseguendo dritto, imboccherai nuovamente via Oriola per raggiungere nuovamente il punto di partenza e terminare “El giro al Sass”.
Da non perdere
Piazza Duomo e Duomo di Trento
Nel cuore pulsante della città troverete il Duomo di Trento che domina Piazza Duomo con la sua maestosità romanico-gotica. Qui, tra imponenti colonne, affreschi medievali e l’iconica rosetta, si respira la storia del Concilio di Trento e dei secoli che hanno segnato la storia della città. Un luogo di fede e bellezza senza tempo, da scoprire e ammirare.
Castello del Buonconsiglio
Probabilmente l’edificio più conosciuto di Trento grazie alla sua storia legata al Concilio di Trento. Residenza dei Principi Vescovi di Trento fino alla fine del XVIII secolo, è composto da una serie di edifici di epoca diversa (Castelvecchio, Torre Aquila e il Magno Palazzo), racchiusi dentro ad una cinta muraria in una posizione leggermente elevata rispetto alla città. Passeggiare tra le sue sale significa immergersi in un passato ricco di arte, potere e mistero: un viaggio imperdibile nella storia!
Biglietto intero costo €10.
Chiesa di Santa Maria Maggiore
Edificata per volontà del principe vescovo Bernardo Clesio, la chiesa ospitò le congregazioni del Concilio di Trento. Un gioiello di arte sacra, celebre per i suoi magnifici mosaici, affreschi senza tempo e l’atmosfera solenne che avvolge ogni angolo. Un luogo dove storia, spiritualità e meraviglia si incontrano regalando un’esperienza indimenticabile!
Terrazza panoramica di Sardagna
Se volete ammirare la città dall’alto un punto panoramico straordinario è la Busa degli Orsi. A lungo abbandonata, questa terrazza naturale è stata recuperata solo nel 2017, la Busa degli Orsi era un tempo il luogo dove i principi-vescovi ospitavano i loro orsi. La parte più profonda della “Busa” è attraversata da un percorso che conduce a una gabbia sospesa nel vuoto che regalerà un’esperienza unica e una visuale imperdibile della città dall’alto!
Raggiungibile tramite la funivia situata nel centro storico. Biglietto andata e ritorno costo €5
Cosa mangiare
La cucina trentina è un viaggio tra sapori autentici e tradizioni di montagna. Il piatto trentino per eccellenza è probabilmente il tortel di patate, impasto a base di patate crude grattugiate fritto nell'olio e servito con taglieri di varia natura (anche vegetariani). Immancabili i canederli, gustosi gnocchi di pane arricchiti con speck o formaggio, e la polenta di Storo, perfetta con funghi, formaggi o selvaggina. La carne salada, prelibata carne di manzo marinata (sia cotta che cruda), è un must per gli amanti della buona tavola. Da provare anche gli spätzle agli spinaci, piccoli gnocchetti verdi conditi con panna e speck, tipici della tradizione alpina. Per chi ama il pane fragrante, il bretzel è uno spuntino perfetto, con la sua crosta dorata e il gusto inconfondibile. E per chiudere in dolcezza, oltre al classico strudel di mele, la treccia mochena conquista con il suo impasto soffice e il ripieno goloso di marmellata o crema di mandorle.
Volete dei consigli su dove andare a mangiare? Chiedete ai volontari presenti al Congresso!
